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Pubblicato il 10 febbraio 2025

Secondo contributo svizzero

Il secondo contributo svizzero (2019–2029) ad alcuni Stati membri dell’UE è un investimento nella sicurezza, nella stabilità e nella prosperità in Europa ed è pertanto in linea con gli interessi della Svizzera. Con questo contributo, la Svizzera rafforza e approfondisce le sue relazioni bilaterali con i Paesi partner e l’intera UE.

Due ragazzi scattano una foto da una lavagna.

Il secondo contributo svizzero è un elemento importante della politica europea della Svizzera, mediante il quale il nostro Paese promuove la coesione e la stabilità in Europa e nello stesso tempo rafforza e approfondisce le relazioni bilaterali con gli Stati partner. Il contributo, che è pari a 1,302 miliardi di franchi e verrà concesso fino al 2029, rappresenta un sostegno ai Paesi che hanno aderito all’UE dal 2004 (UE-13) o che devono far fronte a importanti flussi migratori. L’intento è ridurre le disparità economiche e sociali nel continente europeo e promuovere misure che consentano di gestire i movimenti migratori.

I fondi non confluiscono direttamente nel bilancio dei Paesi partner o dell’UE, ma in determinati progetti e programmi attuati bilateralmente tra la Svizzera e i rispettivi Paesi partner. L’impegno della Svizzera non rientra nella politica di coesione dell’UE ma è complementare ai fondi europei.

Il secondo contributo svizzero è suddiviso in due crediti quadro.

  • Credito quadro «coesione»
    Questo credito, pari a 1,102 miliardi di franchi, va a favore dei 13 Stati che hanno aderito all’UE dal 2004, ossia Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria (UE-13). Il suo obiettivo è rafforzare la coesione. In linea con le priorità dei Paesi partner e della Svizzera, i fondi vengono impiegati per sostenere la formazione professionale, la ricerca e l’innovazione, i sistemi sociali e sanitari, la sicurezza pubblica, l’impegno civico e la trasparenza, la protezione del clima e dell’ambiente e il finanziamento alle PMI. Il credito quadro «coesione» è di competenza della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e della Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Maggiori informazioni sul credito quadro «coesione» sono disponibili su questa pagina.
  • Credito quadro «migrazione»
    Questo credito, pari a 200 milioni di franchi, è destinato agli Stati membri dell’UE particolarmente interessati da flussi migratori per sostenere misure volte a gestirli. In questo modo possono essere presi in considerazione anche Stati membri dell’UE al di fuori dell’UE-13. Il credito quadro «migrazione» è di competenza della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
    Credito quadro «migrazione»

Il 5 per cento dei fondi, ossia 65,1 milioni di franchi, è destinato a coprire gli oneri amministrativi interni dell’Amministrazione federale.

Il secondo contributo svizzero si fonda sulla legge federale sulla cooperazione con gli Stati dell’Europa dell’Est (RS 974.1) e sulla legge sull’asilo (RS 142.31) nonché sui decreti federali concernenti entrambi i crediti.

Cronologia

dal 2023

  • firma di tutti gli accordi di attuazione (settembre)
  • firma degli accordi bilaterali di attuazione con i Paesi partner (credito quadro «coesione»: Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia) / credito quadro «migrazione»: Italia); inizio della fase di attuazione

2022

  • firma degli accordi bilaterali di attuazione con i Paesi partner (credito quadro «coesione»: Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Malta, Polonia, Romania e Ungheria / credito quadro migrazione: Cipro e Grecia)
  • firma del memorandum d’intesa giuridicamente non vincolante sul secondo contributo svizzero con l’UE (30 giugno)

2021

  • sblocco da parte del Parlamento del secondo contributo svizzero (stralcio della condizione del trattamento non discriminatorio, 30 settembre)
  • adozione del messaggio del Consiglio federale sullo sblocco del secondo contributo svizzero (stralcio della condizione del trattamento non discriminatorio, 11 agosto)

2019

  • approvazione dei crediti quadro «coesione» e «migrazione» da parte del Parlamento (con la condizione del trattamento non discriminatorio) (3 dicembre)

2018

  • adozione del messaggio del Consiglio federale sul secondo contributo svizzero (28 settembre)

Studenti della scuola professionale in cucina.

10 febbraio 2025

Principi e obiettivi

La Svizzera contribuisce alla riduzione delle disuguaglianze economiche e sociali e a una migliore gestione dei flussi migratori all’interno dell’UE.

L'infografica mostra i contributi finanziari versati ai Paesi partner dell'UE-13 nell'ambito del contributo svizzero all'allargamento.

19 febbraio 2025

Paesi beneficiari del contributo all’allargamento

Informazioni relative all’impegno svizzero a favore dei Paesi UE sostenuti nel quadro del contributo all’allargamento.

Portata prevista del secondo contributo svizzero a Malta.

3 marzo 2025

Attuazione del credito quadro «coesione»

La Svizzera ha avviato l’implementazione del credito quadro «coesione» del secondo contributo svizzero in tutti i 13 Paesi che hanno aderito all’UE dopo il 2004.

Il primo contributo svizzero ha già sostenuto più di cento partenariati di ricerca.

19 febbraio 2025

Partenariati e appalti

Il contributo svizzero rafforza le relazioni bilaterali con i Paesi partner dell’UE.

Contatto

Segreteria di Stato dell’economia SECO
Settore Contributo svizzero agli Stati membri dell'UE / Coesione
Holzikofenweg 36
3003 Berna